Generazioni² http://www.generazioni2.it Summer School - Reggio E. 24/29.09.2012 Mon, 01 Oct 2012 09:17:16 +0000 it-IT hourly 1 Seconde generazioni è dove scompare il “noi” e “loro” http://www.generazioni2.it/seconde-generazioni-e-dove-scompare-il-noi-e-loro/ Sat, 29 Sep 2012 13:00:44 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=477
“Siamo tutti accumunati dal fatto di essere giovani, urgente modificare la legge sulla cittadinanza”. Questa mattina presentate le proposte dei 40 allievi che hanno partecipato alla scuola di formazione, alla presenza dell’assessore regionale alla Scuola Bianchi

 

Parlare di seconde generazioni e parlare di immigrazione sono due cose molto diverse, nel primo caso la distinzione “noi” e “loro” è praticamente superata, mentre la normativa ancora non riconosce come è cambiata la società attuale. Infatti sono giovani che per la legge italiana continuano a essere stranieri, fino a 18 anni se va bene, anche oltre se invece di essere nati sul suolo italiano sono arrivati qui molto piccoli. La necessità dunque di cambiare l’attuale legge sulla cittadinanza è emersa ancora una volta con forza, in particolare nelle proposte dei 40 allievi che questa settimana hanno preso parte alla scuola di formazione dedicata proprio alle seconde generazioni, promossa dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con Provincia, Comune di Reggio e Regione Emilia Romagna.  Tutti giovani tra i 18 e i 35 anni, sia italiani, sia di origine straniera, hanno presentato questa mattina le loro proposte, frutto di riflessioni sollecitate dai docenti con cui hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in questi giorni, su tematiche hanno spaziato dalla demografia, all’economia, dal welfare alla cultura al diritto. Al seminario conclusivo della scuola di formazione – che aveva il titolo “Ragazze e ragazzi di seconda generazione: dinamiche sociali ed energie per lo sviluppo” – hanno partecipato l’assessore  regionale alla Scuola Patrizio Bianchi, l’assessore provinciale all’Istruzione Ilenia Malavasi e l’assessore comunale alla Scuola Iuna Sassi. A guidare il confronto conclusivo questa mattina Angelo Baiocchi e Marco Gestri, rispettivamente coordinatore e membro del comitato scientifico della scuola di formazione.


Della scuola come banco di prova importante ha parlato l’assessore Bianchi “soprattutto a fronte di classi dove la maggior parte degli studenti sono di origine straniera. Questo comporta una riflessione importante sulla lingua, elemento basilare della mediazione e  sulla la proposta di tenere alcune lezioni interamente in inglese o francese”. Bianchi si è anche soffermato sul ruolo delle ragazze e sull’istruzione come elemento di emancipazione: “Per alcune di loro, provenienti da contesti culturali di un certo tipo , poter andare a scuola è frutto di una lotta che fanno con le proprie famiglie. Queste ragazze sono in realtà portatrici di leadership”.  E “alla luce degli eventi storici in Medioriente bisogna comprendere anche le identità complesse dei giovani che vivono qui. Trascurare questo significherebbe essere portati fuori strada nelle nostre letture”. L’assessore regionale Bianchi ha inoltre fortemente invitato gli allievi della summer school a “proseguire nello studio congiunto e non disperdere il valore di questa scuola di formazione”.

A chiudere i lavori è stato l’intervento dell’assessore Malavasi: “Nelle nostre scuole professionali il 70 per cento dei ragazzi è di origine straniera e più del 60 per cento sono ragazzi nati qua. Sicuramente il tema delle seconde generazioni è complesso e faremo il possibile per proseguire questa esperienza con i preziosi contributi degli allievi”.

La presidente della Fondazione Nilde Iotti, Livia Turco, ha inviato una lettera di saluto agli allievi: “Sono sicura che questi giorni sono stati un’occasione per conoscervi e stringere nuove amicizie, un bagaglio di relazioni che rimarrà sempre con voi. Ho saputo dai docenti della vostra curiosità e questo incoraggia la nostra intenzione di proseguire con questa esperienza”.  Agli allievi sono infine stati consegnati gli attestati di partecipazione alla scuola di formazione.

 

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Summer school, domani le proposte dei 40 allievi http://www.generazioni2.it/summer-school-domani-le-proposte-dei-40-allievi/ Fri, 28 Sep 2012 13:52:45 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=462
Nella giornata di chiusura, alla presenza dell’assessore regionale alla Scuola Patrizio bianchi, verrà presentato il documento propositivo sul tema della seconde generazioni da parte degli allievi. Appuntamento alle ore 9.30 nell’aula magna dell’Università

Proseguono le attività del summer school sulle seconde generazioni promossa dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con Provincia, Comune di Reggio e Regione e nella giornata di chiusura domani, dalle ore 9.30 nell’aula magna dell’Università di Modena e Reggio (via Allegri 9), verrà presentato il documento propositivo redatto al termine della formazione dai 40 allievi, giovani tra i 18 e i 35 anni, di origine sia italiana, sia straniera. Saranno presenti la presidente della Provincia Sonia Masini, l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi e il coordinatore scientifico della summer school  Angelo Baiocchi.

In questi giorni hanno assistito alle lezioni di docenti prestigiosi e partecipato a tavole rotonde, oltre che toccato con mano le buone prassi di alcune realtà associative ed enti locali. Ospite della summer school nei giorni scorsi anche la nota giornalista di origini iraniane Farian Sabahi, che ha affrontato il delicato tema della condizione femminile nel confronto tra culture, in un incontro che ha visto il contributo anche di Rosa Russo Iervolino e di Khalid Chaouki. “Il mondo arabo è variegato al suo interno e così anche il mondo islamico. Sono molti i luoghi comuni, in particolare sulla condizione delle donne – ha detto la giornalista Sabahi – che nella storia in alcuni Paesi mediorientali, tra cui l’Iran, hanno visto il riconoscimento di importanti diritti molto prima che altrove”.

Il tema della cittadinanza ai giovani che sono nati in Italia, anche se da famiglie provenienti da altri Paesi, è stato poi trattato nuovamente nel corso della formazione, con la proiezione del documentario “18 Ius Soli” e il dialogo con il regista Fred Kuwornu.

Inoltre, docente di Sociologia delle relazioni interetniche e di Storia dell’Islam all’Università degli Studi di Torino, una città con una lunga storia di immigrazione, Roberta Ricucci ha dato il suo contributo alla summer school affrontato il tema “Figli dell’immigrazione: vecchie e nuove questione” e conducendo un confronto  con l’istituto storico reggiano Istoreco. La summer school ha infatti rappresentato anche l’occasione per riflettere sulla trasmissione della memoria in una società sempre più multiculturale e dove “concetti come generazione, identità e memoria assumono valenze diverse rispetto al passato” come ha sottolineato il presidente di Istoreco Mirco Carrattieri. “La trasmissione della memoria oggi può incontrare in questo senso alcune difficoltà, ma ci sono anche potenzialità da non sottovalutare. Da storico credo infatti che la non appartenenza piena ad un solo contesto di questi ragazzi, quindi il distacco da entrambe in un certo senso, può offrire il vantaggio di una maggiore obiettività nella valutazione delle culture a cavallo delle quali vivono”.  Alessandra Fontanesi, responsabile della didattica di Istoreco, ha poi illustrato alcuni progetti promossi dall’istituto nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza.

Di cosmopolitismo e identità europea ha parlato agli allievi della summer school la vicepresidente della Fondazione Nilde Iotti, Francesca Russo, docente di Storia delle dottrine politiche.

 


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Il gruppo “Donne nel mondo” ha incontrato gli allievi della summer school http://www.generazioni2.it/il-gruppo-donne-nel-mondo-ha-incontrato-gli-allievi-della-summer-school/ Thu, 27 Sep 2012 13:55:17 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=445 A Correggio un pomeriggio di conoscenza e di racconti delle mamme provenienti da diversi Paesi e dei loro figli di seconda generazione

Correggio. Il gruppo “Donne nel mondo”  ha aperto ieri le proprie porte ai 40 allievi della summer school sulle seconde generazioni in corso a Reggio in questi giorni in trasferta a Correggio, nella sede della realtà associativa accanto alla stadio Borelli. Qui gli allievi hanno potuto incontrare donne, mamme e figlie di seconda generazione. Un pomeriggio di vero e proprio scambio interculturale che si è concluso con una cena a base di piatti tipici: in tavola accanto all’erbazzone, ricette dal Marocco, dal Pakistan e dal Senegal.
La summer school è promossa dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con la Provincia, il Comune di Reggio e la Regione Emilia Romagna. L’iniziativa ha rappresentato un’opportunità per gli allievi di conoscenza diretta di questo gruppo multiculturale di donne, che insieme condividono attività ed iniziative grazie ad un progetto sostenuto dal Comune di Correggio.

Gianna Radeghieri, responsabile del progetto del progetto “Donne nel mondo”, ha raccontato della soddisfazione di “aver raccolto in questo gruppo tante donne, molte di loro laureate, le cui capacità rischiavano veramente di andare sprecate. I primi momenti non sono stati facili, ma poi piano piano abbiamo iniziato a farci conoscere e la nostra attività si è integrata sempre di più con altre attività che si svolgono a Correggio”. Oggi “Donne nel mondo” può contare sulla presenza di una cinquantina di donne, italiane e provenienti da Marocco, Pakistan, India, Senegal, El Salvador e Ghana, che si incontrano al mattino, quando i bambini sono a scuola. “Insieme cuciniamo, facciamo corsi di cucito, ricamo, decoupage e anche di italiano e sulla Costituzione. Inoltre abbiamo organizzato incontri con i vari servizi del Comune e visite di istruzione alle istituzioni culturali di Correggio”.

Per informazioni sulle attività del gruppo “Donne nel mondo” è possibile contattare il numero 335.5285596, o gianna.radeghieri@alice.it.

 

Comunicato 26.09.12 – Donne nel Mondo

 

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Le seconde generazioni tra cittadinanza e libertà religiosa http://www.generazioni2.it/le-seconde-generazioni-tra-diritto-di-cittadinanza-e-liberta-religiosa/ Wed, 26 Sep 2012 14:03:10 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=402 Gli allievi della summer school hanno affrontato oggi un’analisi giuridica di diversi modelli di concessione della cittadinanza e parlato della tutela dei minori stranieri. Domani incontro con la giornalista di origini iraniane Farian Sabahi

Chi è “straniero” per la legge? Quali differenti implicazioni ci sono tra lo “ius soli” e lo “ius sanguinis”? Quali sono le prospettive della legislazione italiana, alla luce di un crescente dibattito nel Paese sulla possibilità di concedere la cittadinanza a chi nasce in Italia? Sono alcuni delle questioni affrontate oggi da Marco Gestri, docente ed esperto di diritto internazionale e dell’Unione europea, insieme agli allievi della summer school sulle seconde generazioni, promossa dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con la Provincia, il Comune di Reggio Emilia e la Regione Emilia Romagna. La summer school è in corso in questi giorni a Reggio Emilia e terminerà sabato 29 settembre con la presentazione di un documento propositivo da parte degli allievi, sulla base delle suggestioni offerte loro dai docenti.

Marco Gestri

“All’esame del Parlamento in questo momento ci sono numerosi disegni e proposte  di legge per modificare le attuali norme in materie di cittadinanza – ha spiegato Gestri – e spaziano dalla proposta di uno ius soli puro, secondo cui chiunque nascesse in Italia sarebbe cittadino italiano, fino ad uno ius soli condizionato, con altri requisiti che si aggiungono al luogo di nascita”. Gestri ha poi parlato delle norme in materie previste in altri Paesi Ue e di come l’Europa sia sempre più presente su questo versante, nonostante la cittadinanza resti nell’ambito dell’esclusiva sovranità degli Stati. Questo succede perché la cittadinanza europea è derivata dal fatto di essere cittadino di un Paese dell’Ue”. Gestri ha anche sottolineato che “l’orientamento europeo, dal punto di vista sia della giurisprudenza, sia delle posizioni dei Governi non è propriamente favorevole ad un ius soli puro, per le implicazioni che questo ha rispetto alle famiglie dei neonati e alle loro eventuali richieste di soggiorno in Paesi in cui diversamente non avrebbero diritto di risiedere”. Un dibattito aperto dunque sulla forma più adeguata, a l quale anche i 40 allievi della summer school potranno dare il proprio contributo nei prossimi giorni durante la stesura del documento propositivo.

F. Margiotta Broglio

I lavori di oggi sono proseguiti con l’intervento del professor Francesco Margiotta Broglio, docente di Storia e sistemi dei rapporti tra Stato e Chiesa dell’Università di Firenze, che ha parlato delle problematiche dei minori stranieri, in particolare della loro tutela, in relazione a certe pratiche – infibulazione, matrimoni forzati, velo per le donne per esempio – e a situazioni dove i minori vengono letteralmente sottratti (da un genitore) al proprio contesto di vita e portati in altri Paesi all’insaputa e senza possibilità di rivedere l’altro genitore.

Franco Mosconi

Del perché “l’uguaglianza farebbe bene all’economia” ha parlato nel pomeriggio l’economista Franco Mosconi, che nella sua analisi è partito dettagliando vantaggi e limiti di diversi modelli di capitalismo, sottolineando la sua funzionalità nel momento in cui riesce a “redistribuire la ricchezza generata, creare occupazione e ridurre i rischi di povertà. Modelli sociali dunque in grado di garantire efficienza ed equità, come nel caso dei modelli dei Paesi nordici, quindi Finlandia, Svezia, Paesi Bassi e Danimarca”.

I lavori della summer school proseguiranno domani con la presenza a Reggio della nota giornalista di origini iraniane Farian Sabahi, che interverrà alle ore 10.30 all’Università di Modena e Reggio (via Allegri, 15, vicino al Cea dell’università). Sempre nella sede dell’università, alle ore 18.30, verrà  proiettato il documentario “18 Ius Soli”, alla presenza del regista Fred Kuwornu, condurrà il dibattito Roberta Ricucci.

 

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Quale relazione a scuola tra studenti stranieri e italiani? http://www.generazioni2.it/quale-relazione-a-scuola-tra-studenti-stranieri-e-italiani/ Tue, 25 Sep 2012 15:41:05 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=385 Nell’ambito della summer school “Generazioni 2”, questa mattina all’Università sono stati presentati gli esiti di un’indagine condotta in cinque scuole superiori reggiane dal centro di ricerca Rimilab

La scuola si conferma essere è un terreno fertile, dove giovani italiani e di origine straniera possono entrare in contatto e instaurare una relazione positiva: è quanto emerge da una ricerca condotta dal centro di ricerca Rimilab e presentata oggi all’Università di Modena e Reggio, nell’ambito della summer school sulle seconde generazioni “Generazioni 2” promossa dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con Provincia, Comune di Reggio e Regione Emilia Romagna.

La ricerca è stata presentata dai docenti dell’Università di Modena e Reggio Dino Giovannini e Loris Vezzali,rispettivamente direttore e vicedirettore del centro di ricerca che si occupa in particolare di indicare la discriminazione e promuoverne il contrasto.

Dino Giovannini

L’indagine aveva l’obiettivo di indagare le relazioni tra studenti stranieri e italiani tra i banchi e di capire se, nel tempo, il contatto dovuto alla compresenza in classe si potesse trasformare in una relazione positivo. Quasi 400 questionari per misurare gli atteggiamenti sono stati somministrati a studenti di cinque istitituti superiori reggiani (Pascal, Motti, Filippo Re, Ipsia Lombardini e Scaruffi-Levi-Tricolore). “Il pregiudizio è un atteggiamento che fa parte dell’essere umano, tutti noi nutriamo pregiudizi di vario genere” ha spiegato Giovannini, sottolineando come quando si parla di “seconde generazioni” il fenomeno diventi ancora più complesso: “Si tratta di giovani le cui radici affondando in almeno due culture diverse se non contraddittorie. Per questo la definizione di identità per loro può presentare criticità”. E’ anche vero che queste criticità possono, attraverso una valorizzazione della diversità, diventare un valore aggiunto: “Il bilinguismo è una delle ricchezze che questi ragazzi hanno, da non sottovalutare perché permette una lettura più profonda della realtà circostante”. Nel dettaglio della ricerca è entrato Loris Vezzali evidenziando come “le relazioni tra gli studenti italiani e stranieri siano mediamente positive e nel tempo potenzialmente in crescita”, lanciando anche un monito: “Il contatto, anche tra i banchi di scuola, va però agevolato perché da solo non è sufficiente a stabilire un atteggiamento positivo e di apertura”.

La mattinata di lavori per i 40 giovani allievi della summer school è proseguita con la lezione di Ingrid Stratti, docente universitaria a Trieste e direttrice del Cirsi (Centro internazionale per le ricerche e gli studi interculturali e del suo european office a Bruxelles) che ha sottolineato come “sia importante parlare anche dell’immigrazione italiana di ieri, fenomeno spesso ignorato quasi come una parentesi di cui avere vergogna. Invece è fondamentale per capire l’attualità del fenomeno dell’immigrazione. Nel mondo c’è un’altra Italia, fatta di 60 milioni di migranti italiani e loro discendenti”.

Donata Gottardi

Donata Gottardi

Nel pomeriggio con Donata Gottardi si è poi parlato dell’impatto del fenomeno migratorio sui sistemi di welfare e a seguire si è svolta infine una tavola rotonda, nel corso della quale diverse amministrazioni locali hanno raccontato le proprie esperienze di politiche per l’integrazione.
Sono intervenuti rappresentanti dei Comuni di Campi Bisenzio, Rosarno, Torino, Reggio Emilia oltre che dell’Ausl di Reggio Emilia.

 

La summer school prosegue nella giornata di domani e fino a sabato 29 settembre: con Marco Gestri si affronteranno gli aspetti giuridici della cittadinanza dei giovani di seconda generazione, in raffronto anche con altri Paesi europei; con l’economista Franco Mosconi si parlerà della relazione tra fenomeno migratorio, seconde generazione e sviluppo, mentre con Francesco Margiotta Broglio si affronterà il delicato tema degli aspetti religiosi in relazione ai giovani di origine straniera.

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«Tra i banchi della scuola italiana ci sono 187 Nazioni» http://www.generazioni2.it/tra-i-banchi-della-scuola-italiana-ci-sono-187-nazioni/ Mon, 24 Sep 2012 14:02:18 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=347 Il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria ha inaugurato questa mattina la scuola di formazione dedicata alla seconde generazioni, promossa dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con la Provincia, il Comune di Reggio e la Regione Emilia Romagna

“Nella scuola italiana sono rappresentate 187 Nazioni, che significa una moltitudine di linguaggi, riti e ritmi di vita. Sono 711 mila gli studenti di origine straniera e il 42,1 per cento di loro è nato in Italia”. Sono alcuni dei dati richiamati dal sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria all’inizio della sua lectio magistralis, primo appuntamento della summer school  “Generazioni 2 – Le ragazze e i ragazzi di origine straniera: dinamiche sociali ed energie per lo sviluppo” promossa dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con Provincia, Comune di Reggio Emilia e Regione Emilia Romagna. Nel corso del suo intervento, il sottosegretario Doria ha affrontato diversi temi e raccontato molto della sua esperienza personale a Napoli, come maestro in scuole di zone difficili: “Sono ottimista e credo molto in ciò che di positivo può portare l’incontro tra persone. Certo dobbiamo essere consapevoli dell’inevitabile diversità quando così tante etnie si trovano a convivere e dobbiamo cogliere gli interrogativi che questo quadro ci pone”. Il sottosegretario non ha mancato a questo punto di parlare dell’importanza “della lingua italiana, come lingua veicolare. Occorre però anche una lingua globale perché consente a tutti di fare un uguale e comune passo avanti. Per questo sono particolarmente apprezzabili sperimentazioni in scuole, anche elementari, dove alcune materie vengono insegnate interamente in inglese”.

La giornata inaugurale della summer school si è svolta nella sede del centro internazionale Loris Malaguzzi. Della summer school “Generazioni 2”, alla sua prima edizione, fanno parte 40 ragazze e ragazzi tra i 18 e i 35 anni provenienti da tutta Italia (sia italiani, sia di origine straniera), che grazie al contributo di personalità illustri provenienti dal mondo accademico e istituzionale avranno l’occasione di formarsi e confrontarsi su uno dei temi di maggiori attualità per il Paese, cioè la condizione delle cosiddette seconde generazioni: giovani che nascono in Italia da famiglie provenienti da altri Paesi o che arrivano qui in tenera età e che qui compiono i propri studi, ma che per lo Stato spesso sono “stranieri” a causa dell’attuale legge sulla cittadinanza, anche se i loro vissuti raccontano un’altra storia. “Per questi giovani chiediamo con forza il diritto alla cittadinanza – ha sottolineato nel suo intervento la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini – dal punto di vista legislativo, ma anche nella vita quotidiana. Vogliamo che siano protagonisti della vita politica dell’Italia. E’ alle ragazze che guardiamo con particolare attenzione, perché sono quelle che più dei loro coetanei maschi rischiano di vivere forti contraddizioni. Penso ad esempio al velo, la scelta di indossarlo o meno deve essere libera, non un’imposizione. La loro libertà di scegliere deve essere garantita e rappresenterà poi la libertà di essere protagoniste della propria vita e anche della vita pubblica del Paese”. La presidente Masini ha infine evidenziato che “le difficoltà della convivenza non vanno sottovalutate, ma che allo stesso tempo sono i valori della solidarietà e della reciprocità su cui occorre puntare”.
Proprio da Reggio è partita lo scorso anno la campagna “L’Italia sono anch’io” capitanata dal sindaco Graziano Delrio con lo scopo di modificare le norme sull’acquisizione della cittadinanza italiana. La summer school vuole rappresentare un ulteriore contributo alla riflessione sulle potenzialità che questi giovani possono apportare al Paese.
“Reggio Emilia è un vero e proprio laboratorio sociale” ha detto Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti, ricordando poi che proprio la prima donna a ricoprire nella storia il ruolo di presidente della Camera “ci ha trasmesso una forte fiducia nei giovani. E’ sull’alleanza tra i giovani italiani e nuovi italiani che occorre investire per fondare oggi un nuovo patto sociale”.
“Responsabilità della politica è promuovere il dialogo” ha detto l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi, mentre a proposito di Reggio come ‘laboratorio sociale’, a richiamare un dato positivo è stato l’assessore alla Coesione e Sicurezza sociale del Comune di Reggio, Franco Corradini: “Qui i bambini frequentano la scuola dell’infanzia senza distinzione di etnica o di ricchezza. Questo ci rende orgogliosi e possiamo anche dire di essere una città giovane, mentre i trend segnano un generale invecchiamento della popolazione”. L’assessore Corradini ha anche voluto ricordare “l’esperienza svolta in questi anni del centro interculturale Mondinsieme, in particolare nel contrasto alle discriminazioni”.
Dell’interculturalità come di un fatto quasi naturale ha parlato invece il prorettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Luigi Grasselli: “La ricerca e la comunità scientifica non vedono barriere di sorta, le idee da sempre circolano liberamente e questo ha fatto sì che al mondo ci fosse progresso, scambio e trasmissione di conoscenze”.

La prima giornata di attività didattica per i 40 allievi della summer school è entrata nel vivo già oggi. Nel corso della mattinata ha infatti tenuto la sua lezione Angelo Baiocchi, in un intervento che ha messo l’accento su come la mobilità verticale sia in grado di rendere più forti gli Stati e le società. Nel pomeriggio invece agli allievi sono stati forniti importanti strumenti di analisi demografica, grazie all’intervento del professor Massimo Livi Bacci, uno dei massimi esperti della materia a livello internazionale. Al termine della formazione i 40 giovani allievi della summer school avranno il compito di redigere un documento propositivo che verrà presentato pubblicamente nella giornata di chiusura, sabato 29 settembre, dalle ore 9.30 nell’aula magna dell’Università di Modena e Reggio (via Allegri, 9).

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Seconde generazioni, al via la summer school http://www.generazioni2.it/seconde-generazioni-al-via-la-summer-school/ Fri, 21 Sep 2012 09:18:29 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=342 Sono 41 le ragazze e i ragazzi – sia italiani, sia di origine straniera – che faranno parte della scuola di formazione promossa dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con Provincia, Comune e Regione. L’inaugurazione, aperta al pubblico, si terrà lunedì al Malaguzzi alla presenza del Sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria

Sono 41 i giovani (sia italiani, sia di origine straniera) di età compresa tra i 18 e i 35 anni che parteciperanno. dal 24 settembre al 29 settembre, alla summer school “Generazioni 2 – Le ragazze e i ragazzi di origine straniera: dinamiche sociali ed energie per lo sviluppo” promossa dalla Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con Provincia, Comune di Reggio Emilia e Regione Emilia Romagna. Un risultato positivo in termini di iscrizioni per la prima edizione dell’iniziativa: il numero previsto era di una ventina di giovani, ma date le numerose domande pervenute e il forte interesse si è deciso di ampliare la possibilità di partecipazione. Obiettivo della scuola di formazione è accendere i riflettori sulle potenzialità dei giovani che nascono in Italia da famiglie provenienti da altri Paesi o che arrivano qui in tenera età. Giovani che spesso per lo Stato sono “stranieri” a causa dell’attuale legge sulla cittadinanza, anche se i loro vissuti raccontano un’altra storia. La summer school sarà inaugurata in un’iniziativa aperta al pubblico lunedì 24 settembre 2012, alle ore 9.30, al centro internazionale Loris Malaguzzi (via Bligny 1). Interverranno: la presidente della Fondazione Nilde Iotti, Livia Turco, la presidente della Provincia Sonia Masini, il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi, il portavoce del network italiano “Città del dialogo” Franco Corradini, il prorettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Luigi Grasselli, il coordinatore scientifico della summer school Angelo Baiocchi. Seguirà una lectio magistralis tenuta dal sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria, dal titolo “Le ragazze e i ragazzi di origine straniera e la società italiana: scelte normative e scelte politiche”. Nel pomeriggio invece, nelle aule dell’Università in via Allegri entreranno nel vivo le attività didattiche con l’intervento di Massimo Livi Bacci, tra i massimi esperti di demografia a livello internazionale.
Proprio da Reggio è partita lo scorso anno la campagna “L’Italia sono anch’io” capitanata dal sindaco Graziano Delrio con lo scopo di modificare le norme sull’acquisizione della cittadinanza italiana. La summer school vuole rappresentare un ulteriore contributo alla riflessione sulle potenzialità che questi giovani possono apportare ad un sistema-Italia già profondamente in crisi e che peraltro vive incessantemente il fenomeno del brain-drain, la “fuga di cervelli, con migliaia di giovani che ogni anno lasciano l’Italia per cercare fortuna altrove. In questo quadro la ricchezza che solo la diversità è in grado di apportare può venire proprio da questi giovani, insieme ai loro coetanei autoctoni: “Sono risorse ed energie per lo sviluppo che non bisogna lasciarsi sfuggire – come sottolinea la presidente della Provincia Sonia Masini – Vogliamo che questi giovani siano protagonisti, che le loro idee e i loro punti di vista entrino a far parte della riflessione pubblica di questo Paese”. A questo proposito i 41 giovani allievi della scuola di formazione saranno chiamati, al termine della formazione, all’elaborazione di un paper, un documento propositivo sulle tematiche proposte dai docenti, che affronteranno il tema delle seconde generazioni da diversi punti di vista: dalla demografia all’economia, dal diritto al welfare e alla cultura. Il paper verrà presentato e discusso pubblicamente nella giornata di chiusura della summer school, sabato 29 settembre nell’aula magna dell’Università di Modena e Reggio (via Allegri 9) a partire dalle ore 9.30, alla presenza anche di Patrizio Bianchi, assessore regionale alla Scuola.
La summer school si svolgerà sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio della Camera dei Deputati, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Fondazione per la collaborazione tra i popoli presieduta da Romano Prodi e della Cattedra Unesco Giovanni XXIII sul pluralismo religioso e la pace.

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Seconde generazioni protagoniste della Summer School http://www.generazioni2.it/seconde-generazioni-protagoniste-della-summer-school/ Wed, 05 Sep 2012 14:58:46 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=314

La Fondazione Nilde Iotti  promuove una “summer school”, scuola di formazione intitolata “Generazioni 2 – Le ragazze e i ragazzi di origine straniera: dinamiche sociali ed energie per lo sviluppo”, in calendario a Reggio Emilia dal 24 al 29 settembre 2012. La scuola di formazione si rivolge a giovani tra i 18 e i 35 anni (sia italiani, sia di origine straniera), con l’obiettivo di analizzare come le seconde generazioni possano rappresentare una risorsa per il Paese. La riflessione su questo tema sarà arricchita dal contributo di relatori illustri del mondo accademico e istituzionale. Ancora una volta Reggio Emilia si dimostra attenta alle seconde generazioni come risorsa per il Paese, dopo la proficua campagna “L’Italia sono anch’io” promossa proprio dal sindaco di Reggio sul diritto di cittadinanza ai figli di cittadini di origine straniera, che nascono in Italia o completano qui buona parte dei propri studi. La scuola di formazione promossa dalla Fondazione Nilde Iotti vuole dare il proprio contributo a questa riflessione, analizzando la condizione e le potenzialità di questi giovani: “Il tema della convivenza e dei diritti di cittadinanza di questi giovani è centrale non solo per Reggio Emilia, bensì per tutta l’Italia. Sono ragazzi che qui risiedono, nascono o studiano, ma continuano ad essere considerati  estranei. Noi invece vogliamo che siano protagonisti”, con queste parole la presidente della Provincia Sonia Masini ha illustrato il perché di una scuola di formazione tutta dedicata a questo tema. “Noi vogliamo contare su di loro – ha continuato la presidente – e l’auspicio è quello, attraverso questa scuola, di dare vita ad una riflessione che prosegua nel tempo”.

La scuola di formazione rappresenterà un’occasione innanzitutto di “incontro e dialogo tra ragazze e ragazzi italiani e di origine straniera – ha sottolineato Livia Turco, in veste di presidente della Fondazione Nilde Iotti – e credo che il suo valore stia nel portare la riflessione oltre la demagogia e i luoghi comuni, attraverso il metodo della conoscenza, dello studio e dell’analisi. Non è un caso che sia Reggio Emilia ad ospitare questa iniziativa, questa città è un importante punto di riferimento sul tema, come ha dimostrato anche la campagna promossa dal sindaco Delrio sul diritto di cittadinanza”. Ed è proprio il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio a rimarcare come questi giovani siano “una risorsa, non un problema”. Secondo il primo cittadino “non bisogna avere paura delle battaglie che hanno come obiettivo l’allargamento dei diritti perché, come del resto il pensiero di Nilde Iotti ci insegna, è l’intera comunità a trarne beneficio”.

L’obiettivo di rendere i giovani tutti, italiani e non, protagonisti di questa esperienza verrà perseguito anche “attraverso la stesura di un paper – come ha spiegato Angelo Baiocchi, coordinatore del comitato scientifico della summer school – cioè un documento finale a cui gli allievi della scuola saranno a chiamati a dare il proprio contributo di idee e che verrà presentato e discusso pubblicamente nella giornata di chiusura, sabato 29 settembre”. Il professor Marco Gestri, membro del comitato scientifico, ha invece voluto sottolineare come “nell’ambito degli approfondimenti particolare attenzione verrà data al ruolo delle ragazze, che più dei loro coetanei maschi vivono i contrasti tra culture, ma anche allo stesso tempo sono portatrici di un enorme potenziale di integrazione”.

Le cinque giornate di formazione saranno dunque un vero e proprio laboratorio sociale e culturale: lezioni, seminari, dibattiti, discussioni di gruppo con la stesura di un documento finale ad opera degli allievi della summer school, sulla base degli spunti di riflessione offerti loro dai relatori. Demografia, economia, diritto, welfare e cultura sono le materie che costituiscono l’offerta formativa della scuola, a cui potranno iscriversi una ventina di giovani, con possibilità di vitto e alloggio per coloro che vengono da fuori Reggio. Le lezioni saranno comunque aperte al pubblico fino ad esaurimento posti nelle aule in cui si svolgeranno le attività per cui è importante confermare comunque la propria presenza secondo le modalità indicate sul sito www.generazioni2.it.

La giornata inaugurale della summer school, lunedì 24 settembre al centro internazionale Loris Malaguzzi, è invece aperta al pubblico e vedrà tra gli altri l’intervento  del sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria, che terrà una lectio magistralis  dal titolo “Le ragazze e i ragazzi di origine straniera e la società italiana: scelte normative e scelte politiche”.

Le lezioni si terranno nella aule dell’Università di Modena e Reggio EmiIia. La quota di iscrizione è di 50 euro per l’intera formazione ed è comprensiva di vitto e alloggio (mezza pensione) per coloro che provengono da altre città.

Per informazioni sul programma dettagliato della Summer School, sui relatori e sulle modalità di iscrizione è possibile consultare il sito www.generazioni2.it oppure contattare Lorenza Rizzi, Ufficio di Presidenza della Provincia di Reggio Emilia (corso Garibaldi 59 ), email l.rizzi@mbox.provincia.re.it, telefono 0522.444 159,fax. 0522.438 988).

La scuola di formazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio della Camera dei Deputati, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Fondazione per la collaborazione tra i popoli presieduta da Romano Prodi e della Cattedra Unesco Giovanni XXIII sul pluralismo religioso e la pace.

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‘Contro la paura dell’altro, mettere in moto la curiosità’ http://www.generazioni2.it/contro-la-paura-dellaltro-mettere-in-moto-la-curiosita-di-conoscersi/ Thu, 02 Aug 2012 15:44:37 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=260 L’onorevole Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti, sottolinea come i giovani nuovi italiani, con la loro identità multipla, siano gli antesignani dei cittadini del futuro

Tra poche settimane prenderà il via il corso di formazione promosso dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con la Fondazione Nilde Iotti che affronta uno dei temi più importanti del nostro tempo, quello relativo alle “seconde generazioni”.
L’immigrazione ha già cambiato la società italiana e Reggio Emilia è senza dubbio una metafora di questo cambiamento. L’immigrazione, indotta da una necessità di carattere economico degli immigrati, è il motore di un cambiamento che arriva a toccare il modo di vivere e di pensare dell’intera collettività. È un cambiamento positivo, in cui la positività non si sprigiona in modo lineare ed automatico, ma è il frutto di strategie individuali, sociali e politiche. Per questo è importante conoscere e capire questo cambiamento: per essere protagonisti dell’Italia e dell’Europa della convivenza.
È importante conoscere i protagonisti, chi sono i nuovi venuti e come hanno messo radici nel nostro Paese. Quali lavori svolgono. Quali sono le domande sociali che pongono. Come cambia il quadro dei diritti e dei doveri, quali opportunità offre la nostra Costituzione e la legislazione Europea.
Ciò che ci sta a cuore è che la conoscenza metta in moto un sentimento, quello della curiosità verso l’altro o l’altra. La curiosità è l’antidoto della paura, è ciò che attiva la mente ed il cuore.
Essere curiosi degli altri, entrare in relazione con loro, costruire una reciproca conoscenza: questa è la fatica che la vostra generazione, una generazione multiculturale, a maggior ragione dovrà compiere.
Infatti “conoscersi e riconoscersi” è il nutrimento più prezioso per costruire relazioni umane significative e per essere cittadini del nostro tempo.
Far gioco di squadra, costruire alleanze, avere obiettivi comuni: questo è il bello della convivenza. Ed è anche la sua ricchezza. Insieme si costruiscono traguardi che al singolo risultano inimmaginabili. Insieme si possono vincere le battaglie contro la precarietà del lavoro, per la giustizia sociale, per una scuola interculturale, per la sicurezza di tutti.
Bisogna uscire dalla sindrome della tartaruga che si rifugia nel suo guscio. Bisogna navigare in mare aperto.
I giovani nuovi italiani – gli italiani – con la loro identità multipla sono gli antesignani dei futuri cittadini e anticipano una sfida con cui dovremmo misurarci tutti.

Livia Turco

Presidente della Fondazione Nilde Iotti

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Seconde generazioni: parliamone http://www.generazioni2.it/seconde-generazioni-parliamone/ Tue, 24 Jul 2012 09:11:59 +0000 http://www.generazioni2.it/?p=86 La Fondazione Nilde Iotti, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, la Provincia di Reggio Emilia e la Regione Emilia Romagna, promuove dal 24 al 29 settembre 2012 la Summer School “Generazioni2 – Le ragazze e i ragazzi di origine straniera: dinamiche sociali ed energie per lo sviluppo”. Cinque giornate di formazione rivolte a giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che potranno  confrontarsi con personalità di rilievo del mondo accademico, politico e istituzionale. Sono 20 i posti disponibili.

Gli studenti ammessi, al termine della formazione, avranno la possibilità di elaborare proposte concrete a partire dalle analisi dei relatori sul fenomeno delle seconde generazioni, nei diversi ambiti:  demografiaeconomia, welfare, diritto e cultura.

Le lezioni si terranno a Reggio Emilia, al centro Loris Malaguzzi e nella aule dell’Università di Modena e Reggio EmiIia. La quota di iscrizione è di 50 euro per l’intera formazione ed è comprensiva di vitto e alloggio (mezza pensione) per coloro che provengono da altre città.

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